Il volontariato è un discorso ampiamente riconducibile all’animo interiore del singolo, senza colori, distinzioni o particolari inclinazioni politiche.

Di Matteo Peirone

Il volontariato è un discorso ampiamente riconducibile all’animo interiore del singolo, senza colori, distinzioni o particolari inclinazioni politiche, deriva semplicemente dalla buona volontà che ha il cittadino di mettersi “in gioco” al fine di aiutare gli altri senza necessariamente ricevere un tornaconto. Escludendo il personale composto da Volontari e/o dipendenti che ogni giorno prestano servizio nei diversi enti a noi ben noti (Croce Rossa Italiana, Croce Verde, Croce Bianca, Divina Misericordia), a prescindere, ovviamente, dall’amministrazione sanitaria locale, non tutti conoscono ciò che si cela prima, durante e dopo un intervento di emergenza.                                                            

Tutto parte dalla chiamata che il privato effettua componendo il classico numero di riferimento, dal 2019 non più “ il classico 118”, bensì il 112 o NUE (numero unico di emergenza), il quale nasce per adeguare il sistema di emergenza territoriale italiano alle normative europee, istituito per altro dal Decreto Attuativo del 20.01.2016 (esteso poi a tutta Italia ad inizio ottobre 2019).

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Reciprocità ed Islam sono un ossimoro evidente.

Di Otello Belli                                                                        

Esistono molte persone, tra cui alcuni autorevoli membri di governi, che sia per criticare sia per difendere l'islam riempiono i loro discorsi con il tema della reciprocità: chi sostiene che i paesi islamici stiano facendo passi in avanti in tale verso e chi sostiene il contrario a controprova della chiusura mentale Islamica.           

Proviamo a riflettere. Innanzitutto è mia convinzione che si debbano chiarire alcuni concetti basilari per affrontare l'argomento reciprocità, perché se non si comprende il vero pensiero/obbiettivo islamico non si riuscirà mai a comprendere l'irrealizzabilità e l'inutilità di tale utopia.       

Partiamo dai dictact coranici. "Chi vuole una religione diversa dall'Islam, non vedrà il suo culto accettato" (Sura 3:85): questo è forse il versetto più chiaro in assoluto che esprime come l'islam si pone difronte agli altri culti, tenendo ben presente che il Corano per il mondo Islamico è legge.  

Tanto è vero che nella terminologia Islamica i territori islamizzati e quindi sottoposti all'imperio politico e giuridico dell'islam vengono chiamati DAR AL-ISLAM ovvero "casa dell'islam", mentre tutto ciò che territorialmente ne è al di fuori viene chiamato DAR AL- HARB ossia "casa della guerra".       

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Il comitato "10 Febbraio" e l'importanza di rendere omaggio ai martiri delle Foibe ed agli esuli istriani e dalmati.

Di Denis Scotti                                                                                                                       

Il comitato "10 Febbraio" e l'importanza di rendere omaggio ai martiri delle Foibe ed agli esuli istriani e dalmati                                                                        

Sembrano passati secoli quando, con il Comitato 10 Febbraio, andavamo in giro per la Provincia di Cuneo cercando attenzione verso questa tematica, invece sono solo pochi anni. Anni dove abbiamo faticato non poco a fare riconoscere anche nel nostro territorio l’importanza storica delle vicende del confine orientale italiano. Ho cominciato con qualche amico a dare vita alle commemorazioni, in zone di Cuneo dove posare simbolicamente una rosa a ricordo delle vittime. Oggi, dopo tanto tempo e fatica, vediamo i nostri sforzi ripagati: a febbraio di quest’anno a Boves si è svolta una delle cerimonie più belle che si siano mai viste in provincia.


A giudizio di molti, o prima o poi usciremo dalla pandemia da Covid-19.

Di Marco Buttieri

                                                                                                                                                                         

A giudizio di molti, o prima o poi usciremo dalla pandemia da Covid-19. L’umanità, in passato, ha già superato altre durissime prove, ben più pericolose, e ne è sempre uscita viva, anche se qualche volta con le ossa rotte. Superare la crisi economica e finanziaria che sta avanzando sarà, invece, decisamente più difficile. Ci sarà sicuramente un crollo del PIL, congiunto ad un fabbisogno di liquidità da iniettare nel sistema, se non altro per consentire alla popolazione di sopravvivere. Queste sono ormai due certezze, di cui tutti ne sono consapevoli.                                             

“Ora, giustamente, ci si sta concentrando sulla pandemia dal punto di vista sanitario, ma non dobbiamo dimenticare il contrasto alle sue ricadute economiche: potrebbero essere drammatiche e dobbiamo avere il lucido coraggio di cambiare paradigmi”, sostiene il Professor Beppe Ghisolfi, pioniere della diffusione di un’adeguata educazione economico-finanziaria nel nostro Paese e a livello mondiale.


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