All'alba di una stagione ad alta tensione, che porta tutti i nodi al pettine.

Di Paolo Radosta

All'alba di una stagione ad alta tensione, che porta tutti i nodi al pettine

"Se questo è un uomo" scriveva Primo Levi, nel descrivere l'orrore della realtà dei campi di sterminio. "Se questo è un uomo" viene da pensare anche oggi, osservando un'umanità figlia di un Dio minore dover dormire all'adiaccio nelle zone d'ombra di Saluzzo. Una realtà sconvolgente, impossibile da mettere a tacere e che colpisce come una pugnalata una cittadina di nobili natali. Tuttavia, quanto accade in questi giorni, e con ogni probabilità proseguirà per tutta questa estate travagliata, non è un orrore nato dal nulla, ma figlio di scelte precise ed esposte. Da anni, ormai, l'amministrazione ha scelto di percorrere una linea volontaria, voluta ed a tratti forzata di accoglienza, a carico della comunità.        


CONTINUA A LEGGERE

Black Lives Matter, ovvero come rendere abominevole una protesta con oneste ragioni di base.

Di Pubble

Come rendere abominevole una protesta con oneste ragioni di base                                                                     

Black Lives Matter, ovvero come rendere abominevole una protesta con oneste ragioni di base. Quanto successo a George Floyd è un abominio squallido e schifoso. Spero si sia tutti in accordo che lo è a prescindere da colori, etnie, religioni. È un mostruoso crimine contro un uomo e va giustamente severamente punito. Eppure va rifiutato il mea culpa indotto, ideologico, che impone un autodenuncia aprioristica di razzismo degenerativo e sottomesso che vuole l'Occidente intero ed i suoi valori forzato a mettersi in ginocchio. 


Durante l'emergenza Covid, i ricollocamenti hanno rallentato, ma gli sbarchi sono cresciuti del 290%.

Di Paolo Radosta

                                                                        

Durante l'emergenza Covid, i ricollocamenti hanno rallentato, ma gli sbarchi sono cresciuti del 290%. E ora secondo uno studio Onu, i flussi aumenteranno

Il tema è scomparso dall'agenda dell'Europa, messo in secondo piano dall'emergenza sanitaria. Anche la tanto attesa riforma del sistema di asilo di Dublino è uscita dall'agenda: la Commissaria Europea degli Affari interni, Ylva Johansson, ha detto di non sapere quando sarà riavviata la discussione. La pandemia ha rallentato i ricollocamenti dei migranti in Europa mentre gli sbarchi si sono intensificati. Da inizio dell'anno ad oggi, secondo il Viminale, c'è stata un'esplosione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In questi mesi gli arrivi sono stati 5461 contro i 1878 dello stesso periodo del 2019: +290.8%. Numeri importanti per i minori non accompagnati: 851 al 1° giugno, mentre in tutto il 2019 ne sono arrivati 1680.

                                                       
CONTINUA A LEGGERE


Il fondatore di Fratelli d’Italia - insieme a Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa- si racconta.

Di Paolo Radosta

                                                                        
Guido Crosetto è, insieme a Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa, il fondatore di Fratelli d’Italia                                                                                                        
All’epoca fu un grande rischio, una pazzia. Si è mai pentito di quella scelta o ripercorrerebbe tutto il suo percorso?

Mai, anche se sembra più facile dirlo ora. Una scelta fatta col cuore e la coerenza, andando oltre le valutazioni elettorali. La rifarei anche adesso.

Fratelli d’Italia è oggi in ascesa continua, dato al 17% di consenso elettorale. Era qualche cosa che si sarebbe mai immaginato, che avrebbe creduto programmabile?

Siamo nati per costruire un nuovo Pdl, con altri valori e priorità. Da subito abbiamo cercato di essere il richiamo della Destra storica, impersonato da Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, ed un riferimento al mondo cattolico e moderato anche con la mia figura.                                                                                                                                          

CONTINUA A LEGGERE
                                                                           

Una visione di sintesi in ordine ai profili penali connessi al contagio del lavoratore.

Di Letizia Martino

Una visione di sintesi in ordine ai profili penali connessi al contagio del lavoratore. Un problema che paralizza l'impresa, ancora irrisolto                                                                       

A suscitare scompiglio tra le attività di impresa, già provate dalle difficoltà economiche del lockdown, è intervenuto, in piena pandemia, l’art. 42, co. 2, del decreto Cura Italia (d.l. 17 marzo 2020 n. 18 convertito, con modificazioni, con l. 24 aprile 2020 n. 27), disposizione che ha stabilito la tutela infortunistica INAIL nei casi accertati di infezione da Coronavirus sul lavoro. Con Circolare n. 13 del 3 aprile 2020, l’INAIL ha fornito indicazioni operative alle imprese per la tutela dei lavoratori che hanno contratto l’infezione “in occasione di lavoro”, confermando l’inquadra- mento del contagio da Covid- 19 nella categoria degli “infortuni sul lavoro”. 

Destinatari di tale tutela sono i lavoratori dipendenti e assimilati del settore pubblico e privato, anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria.                         

CONTINUA A LEGGERE

Saprà resistere al Covid-19 o si scioglierà come neve al sole? Gli euro-scettici, in Italia, salgono al 44% (sondaggio EuroBarometro)

Di Luca Moressa

Saprà resistere al Covid-19 o si scioglierà come neve al sole? Gli euro-scettici, in Italia, salgono al 44% (sondaggio EuroBarometro)

Iniziò tutto con una scommessa. Era il 2013 e mi ritrovavo studente negli anni successivi alla Grande Recessione. Una stretta di mano a suggellare un patto che aveva in palio solo un caffè e suonava blasfemo: un anno e l’euro crollerà. Lo feci a cuor leggero, senza darci troppa importanza: era impossibile perdere. Fu questa assoluta certezza che mi fece iniziare a dubitare. Era veramente impossibile che un evento del genere si verificasse? Così iniziai ad appassionarmi al dibattito economico e ne compresi l’importanza. Perché se il problema economico viene lasciato irrisolto l’inciviltà prende il sopravvento e tentare di parlare di temi sociali, per quanto importanti essi possano essere, risulta controproducente e inutile. In quegli anni il problema era attribuito al debito pubblico, cioè al debito dello Stato. Per riuscire a tornare “sani”, bisognava tagliare i costi.

CONTINUA A LEGGERE

Il governo di Trump, dall'inizio ai travagliati giorni odierni.

Di Fabrizio Mana                                           

Il governo di Trump, dall'inizio ai travagliati giorni odierni. Capitolo 1 - L'ascesa (Il Presidente di cui l'Occidente aveva bisogno)

Eletto nel 2016 è stato raffigurato, dalla stampa ufficiale Americana, da tutto il main stream globale e da fronde corrotte dello stesso partito Repubblicano per cui era candidato (famiglia Bush su tutti) come un razzista, sessista, pazzo guerrafondaio, poco intelligente e collaboratore dei Russi, mentre i suoi supporters sono stati paragonati al KKK e definiti dall'opposizione "deplorabili". Chi nel mondo ha osato dare l'endorsement alla sua campagna elettorale è stato trattato come un folle.                                                       

CONTINUA A LEGGERE

Il 24 maggio, si sono ricordati i 105 anni dell'inizio della primo conflitto mondiale italiano.

Di Diego Antonio Ferrero

Poco meno di un mese fa, il 24 Maggio, si sono ricordati i 105 anni dell'inizio della primo conflitto mondiale italiano. Un ricordo quasi esclusivo di coloro che sono additati come sovranisti, populisti, guerrafondai... Sì, perché il 24 maggio viene sempre vissuto nell’immaginario collettivo come l’inizio della “grande tragedia”, un qualcosa che costò parecchio in termini di sacrifici e vite umane. Il fatto è che questi sacrifici, che hanno colpito almeno tre generazioni di Italiani, andrebbero onorati, rispettati, ricordando sì il dolore patito, ma anche i successi conquistati: una parentesi storica di grandi paure e di immenso coraggio.      

Invece, il prevalente orientamento è quello di puntare l’obiettivo solo sulla figura sacrificale del soldato in trincea, mandato a morire per altri, in mano a gerarchi in panciolle che si spartivano l’Europa: una infinita, interminabile inutile strage che doveva essere evitata, senza però mai chiarire come poterlo fare.


"L'insonnia febbrile, il passo di corsa e il salto mortale" sono il futuro?

Di Onofrio Gabriele Radosta                                    

"L'insonnia febbrile, il passo di corsa e il salto mortale" sono il futuro?

"Uccidiamo il chiaro di luna!" è un provocatorio opuscolo futurista del 1912, ad opera di Filippo Tommaso Marinetti è il secondo fondamentale manifesto del movimento d'Avanguardia. Sin da subito il titolo è diventato il motto dei futuristi e della loro frenesia innovatrice che si opponeva ad ogni tradizione politica e letteraria; nell'immaginario collettivo, infatti, il chiaro di luna rappresenta la quinta ideale di ogni espressione sentimentale, dalla più smielata dichiarazione d'amore alla più intensa e melanconica sensazione di fronte ad un paesaggio. 

Già le frasi iniziali del breve saggio indicano l’esaltazione con cui Marinetti intendeva spronare i suoi compagni alla ribellione contro l'immobilità classicistica della società di inizio '900, contro gli amorfi interpreti del pacifismo e del neutralismo prototipo ideale della "paralisi" del mondo moderno.


CONTINUA A LEGGERE


Quale sfida per rilanciare il turismo tra natura, borghi, castelli e buon cibo?

Di Krizia Ribotta Giraudo                                                                        

Quale sfida per rilanciare il turismo tra natura, borghi, castelli e buon cibo? Come cambieranno i turisti nella capitale del Marchesato nel post Covid-19?
                                                                                                                                                

#Iorestoacasa non è di certo un hashtag che sarebbe rimasto popolare per anni, e il lockdown avrebbe dovuto essere l’occasione giusta per reinventare il turismo saluzzese, incuriosendo ed affascinando i turisti, a poco a poco, giorno dopo giorno, durante quelle interminabili giornate tra le mura domestiche. 

#VivoSaluzzo avrebbe dovuto spopolare come hashtag, con uno storytelling mirato, raccontando delle 7 sorelle della provincia Granda. Sono passate alla storia le 7 sorelle di Monaco, davvero 7 città piemontesi hanno qualcosa da invidiare a 7 birrifici bavaresi? Quindi, solo rimboccandosi tutti le maniche, come una comunità più unita che mai che esce vittoriosa da un periodo di pandemia, è possibile far tornare a brillare la nostra terra, che vive di turismo. Perché il territorio ha bisogno del turismo, ora forse più che mai. Un turismo fresco, dinamico, anche ovviamente 2.0, aderendo alle campagne on-line studiate apposta per far ripartire l’Italia e il Piemonte.   
              

CONTINUA A LEGGERE


Viviamo un’epoca di oscurantismo dei valori, di una modernità che non appaga, di manifestazione generale di nichilismo.

Di Paolo Chiarenza                                                  

È dalla fine degli anni 1960 che ci trasciniamo in Italia una endemica crisi, politica istituzionale, sociale e morale. Viviamo un’epoca di oscurantismo dei valori, di una modernità che non appaga, di manifestazione generale di nichilismo e di senso solo estetico ed egoistico della vita. In questo contesto si registra un crescente successo politico ed elettorale della Destra nazionale, e l’antifascismo ribolle e si incattivisce. 

È un anti-fascismo che si accentua, carico di accuse di razzismo, di autoritarismo, di antisemitismo, di avversione alle libertà e ai diritti, e alle diversità di genere, di contrarietà al progressismo e alla secolarizzazione religiosa, riversate contro chi si schiera a destra e chi non osserva il nuovo totalitarismo del “politicamente corretto”, del “pensiero unico” imposto e predicato.                                                       



"L'insonnia febbrile, il passo di corsa e il salto mortale" sono il futuro?

Di Emanuela Corti                                                                                            

"Leave the world better than you found it”, che possiamo tradurre: “Lascia il mondo migliore di come l’hai trovato”. Questo motto attribuito a Baden Powell, fondatore dello scoutismo racchiude in sé la motivazione del volontariato che possiamo leggere come la longa mano della solidarietà.                      

I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno una lunga tradizione di solidarietà dovuta ad un’eredità culturale e religiosa molto forte. Pensiamo all’epica greca e latina, soffermiamoci sui Vangeli o sui precetti dell’Islam e ci accorgiamo che esiste una componente di aiuto al prossimo che risuona nella maggior parte delle persone.       

Se un individuo vuole adoperarsi per il prossimo si trova davanti ad un mare magnum di associazioni in grado di soddisfare le sue esigenze. Si può spaziare dalla donazione del sangue, alla consegna di coperte e pasti caldi ai senzatetto, fino ad arrivare ai donatori di organi per proseguire con tante altre espressioni di aiuto.             

CONTINUA A LEGGERE


QUESTO SITO È STATO CREATO TRAMITE